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Con questo progetto, il Consiglio federale intende obbligare le autorità competenti dei Cantoni e dei Comuni a verificare sistematicamente l'autenticità dei documenti d'identità degli stranieri e la loro corrispondenza con la persona.
Il 20 giugno 2025 il Parlamento ha adottato la legge sui compiti dell’UDSC (LUDSC) e la legge sui tributi doganali (LTDo). Lo scopo del progetto legislativo è quello di incrementare l’efficienza dei processi al confine e di armonizzare i compiti di sicurezza ed esecuzione dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) mediante la creazione di basi legali per digitalizzare nonché per semplificare e uniformare l’esecuzione degli atti normativi tributari ed extratributari. I compiti dell’UDSC e la ripartizione delle competenze tra la Confederazione e i Cantoni restano invariati.
In una seconda fase il Consiglio federale, sulla base delle nuove o adeguate basi legali, emana o rivede le ordinanze d’esecuzione. L’emanazione e la revisione delle disposizioni delle ordinanze perseguono e concretizzano gli obiettivi alla base della legislazione quadro. Il progetto comprende le seguenti ordinanze del Consiglio federale: • ordinanza sui compiti dell’UDSC (nuova ordinanza quadro) inclusi gli allegati: o ordinanza sull’IVA (OIVA; RS 641.201), o ordinanza sul CO2 (RS 641.711), o ordinanza relativa alla tassa d’incentivazione sui composti organici volatili (OCOV; RS 814.018), o ordinanza sul controllo dei metalli preziosi (OCMP; RS 941.311); • ordinanza sui tributi doganali (nuova ordinanza); • ordinanze tributarie (modificate): o ordinanza sull’imposizione della birra (OIBir; RS 641.411.1), o ordinanza sull’imposizione del tabacco (OImT; RS 641.311), o ordinanza sull’imposizione degli autoveicoli (OIAut; RS 641.511), o ordinanza sull’imposizione degli oli minerali (OIOm; RS 641.611), o ordinanza sull’alcol (OAlc; RS 680.11).
La revisione mira ad attuare la richiesta della mozione 21.4183 (Minder, Nessun cambiamento di nome per persone contro cui è stata pronunciata un'espulsione giudiziaria). In questo contesto, verranno anche esaminate delle questioni fondamentali relative al cambiamento del nome, come la competenza, la procedura e i costi.
Il Consiglio federale intende promuovere ulteriormente l’attività lucrativa delle persone nel settore dell’asilo e degli stranieri e migliorare in modo mirato la loro integrazione. A titolo di esempio, in futuro le persone bisognose di protezione provvisoria saranno incluse in modo più esaustivo nelle strutture di integrazione esistenti.
Grazie a una nuova ordinanza Eurodac ci si propone di regolamentare in modo uniforme, per tutti gli utenti o interessati, la registrazione dei dati del settore degli stranieri e del settore dell’asilo. La nuova ordinanza dovrà contenere le definizioni pertinenti, i dettagli dei trasferimenti di dati alle autorità competenti, il funzionamento del punto d’accesso nazionale e i dettagli per quanto riguarda gli accessi delle unità nazionali competenti in materia di visti e di autorizzazioni ai viaggi ETIAS. Definirà inoltre le procedure per l’ottenimento dei dati dell’Eurodac da parte delle autorità designate in materia di perseguimento penale o di prevenzione e investigazione di reati di terrorismo o di altri reati gravi. L’ordinanza Eurodac disciplinerà altresì tutti gli aspetti inerenti alla protezione dei dati e alla comunicazione di dati a Stati terzi. Infine, definirà il ruolo degli esperti in materia di impronte digitali e immagini del volto. L’entrata in vigore della nuova ordinanza è prevista per novembre 2026.
Le persone ammesse in Svizzera nel quadro del ricongiungimento familiare che necessitano di una consulenza devono essere segnalate all’orientamento professionale, universitario e di carriera. Quest’ultimo le invita a un colloquio informativo e di consulenza per fornire loro informazioni approfondite sulle possibilità di integrazione professionale in Svizzera.
Il progetto di modifica del codice penale si limita a delle modifiche del catalogo dei reati che comportano l'espulsione obbligatoria. Si tratta di precisare alcuni reati del catalogo per eliminare le incertezze esistenti ed evitare divergenze nell'applicazione del diritto.
A fine 2026 s’intende introdurre una carta d’identità (CID) con microchip che andrà ad aggiungersi all’attuale CID senza microchip. Come nel caso del passaporto, nel microchip saranno contenuti l’immagine del volto, due impronte digitali e altri dati relativi alla CID. Il rilascio delle CID con microchip deve tuttavia essere richiesto presso gli uffici cantonali dei passaporti, poiché occorre rilevare i dati biometrici. Per questo motivo alcuni Cantoni dovranno ampliare la loro infrastruttura per la registrazione dei dati biometrici e adeguare il pertinente diritto cantonale.
La CID senza microchip potrà continuare a essere richiesta presso il Comune di domicilio, laddove il Cantone preveda questa possibilità. La vigente legge sui documenti d’identità (LDI; RS 143.1) autorizza il Consiglio federale a introdurre una CIP provvista di microchip. I dettagli di questa nuova CID vanno disciplinati nell’ordinanza sui documenti d’identità (ODI; RS 143.11) e nell’ordinanza del DFGP sui documenti d’identità dei cittadini svizzeri (RS 143.111).
Le modifiche a livello esecutivo concretizzano le nuove norme della legge federale sugli stranieri e la loro integrazione in merito ai viaggi nello Stato di origine o di provenienza oppure in uno Stato che non sia lo Stato di origine o di provenienza per persone ammesse provvisoriamente, persone bisognose di protezione e richiedenti l’asilo. A livello di ordinanza viene precisato, per esempio, quando sussistono motivi personali particolari che giustifichino l’autorizzazione di un viaggio in uno Stato che non sia lo Stato di origine o di provenienza a persone ammesse provvisoriamente o a persone bisognose di protezione.
Fino a nuovo avviso le possibilità di viaggiare concesse attualmente alle persone provenienti dall’Ucraina che beneficiano della protezione provvisoria vanno mantenute in virtù della normativa corrispondente dell’UE e dell’esenzione dal visto nello spazio Schengen per le persone con passaporto biometrico dell’Ucraina. Con la modifica di legge proposta viene introdotta nella LStrI una pertinente regolamentazione speciale, applicabile fino all’abrogazione della protezione provvisoria per le persone provenienti dall’Ucraina.
Das kantonale Gesetz über die Niederlassung und den Aufenthalt von 1948 wurde gelegentlich angepasst, ist aber insgesamt veraltet. Die Totalrevision soll das Gesetz an den bereits existierenden elektronischen Datenaustausch anpassen sowie sprachlich und inhaltlich modernisieren. Künftig ist zudem keine Hinterlegung eines Heimatscheines mehr vorgesehen.
Le basi legali del Patto sulla migrazione e l’asilo dell’UE che devono essere recepite dalla Svizzera comprendono, tra le altre, il regolamento AMMR (UE) 2024/1351, il regolamento Eurodac (UE) 2024/1358 e il regolamento sugli accertamenti (UE) 2024/1356. Oltre a quelle direttamente applicabili, i tre regolamenti UE contengono anche disposizioni che richiedono adeguamenti della legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI, RS 142.20) e della legge sull’asilo (LAsi, RS 142.31). Per concretizzare le modifiche legislative è necessario adeguare varie ordinanze della legislazione svizzera.
La Convenzione di domicilio tra la Svizzera e l’Iran prevede l’applicazione del diritto d’origine in materia di diritto delle persone, diritto di famiglia e diritto successorio. Ciò causa regolarmente problemi. È quindi previsto che in futuro ai cittadini iraniani domiciliati in Svizzera si applichi in linea di principio il diritto svizzero in questi ambiti giuridici
Il regolamento (UE) 2024/1717 relativo alla revisione del codice dei visti Schengen va a completare la procedura esistente per il ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere interne. Per la trasposizione di questo regolamento (UE) occorre adeguare la legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) e la legge federale sui sistemi d’informazione di polizia della Confederazione (LSIP). È stata inoltre proposta una modifica della LStrI indipendente dallo sviluppo dell’acquis di Schengen, che consiste in alcuni adeguamenti redazionali relativi alla nozione di «frontiera». Alcune di queste disposizioni della LStrI devono ancora essere concretizzate a livello di ordinanza, motivo per cui occorre adeguare l’ordinanza concernente l’entrata e il rilascio del visto (OEV), l’ordinanza sull’ammissione, il soggiorno e l’attività lucrativa (OASA), l’ordinanza concernente l’esecuzione dell’allontanamento e dell’espulsione di stranieri (OEAE) nonché l’ordinanza concernente il sistema d’informazione centrale sulla migrazione (ordinanza SIMIC).
Per promuovere l’integrazione delle persone con statuto di protezione S nel mercato del lavoro occorre introdurre un obbligo di annuncio per i servizi pubblici di collocamento e istituire un diritto al cambiamento di Cantone per le persone bisognose di protezione che esercitano un’attività lucrativa. A livello di ordinanza, l’obbligo di autorizzazione per l’esercizio di un’attività lucrativa deve essere convertito in un obbligo di annuncio. Occorre inoltre estendere anche alle persone con statuto di protezione S l’obbligo di prendere parte a programmi di integrazione o reinserimento professionale. Inoltre, la durata delle convenzioni programmatiche tra i Cantoni e la Confederazione relative ai programmi d'integrazione cantonali potrà essere prolungata. Infine, occorre altresì agevolare l’accesso al mercato del lavoro degli stranieri che hanno conseguito una formazione in Svizzera (secondo decisione di rinvio del Parlamento relativa all’affare 22.067).
Das kantonale Einbürgerungsrecht regelt die Einbürgerung von ausländischen Personen, basierend auf den bundesrechtlichen Vorschriften. Aufgrund diverser überwiesener parlamentarischer Vorstösse soll das Gesetz über das Kantons- und das Gemeindebürgerrecht überprüft und angepasst werden. Im Wesentlichen werden folgende Themen behandelt:
Die (22.305) Motion betreffend Änderung des kantonalen Bürgerrechtsgesetzes zur künftigen Vermeidung von stossenden Einbürgerungen verlangt verschärfte Anforderungen im Bereich des strafrechtlichen Leumunds.
Die (23.28) Motion betreffend gute Deutschkenntnisse verlangt erhöhte sprachliche Mindestanforderungen.
Das (23.122) Postulat betreffend Zuständigkeit für die Erteilung des Kantonsbürgerrechts verlangt die Überprüfung der bisherigen Zuständigkeit des Grossen Rats beziehungsweise dessen Einbürgerungskommission für die Erteilung des Kantonsbürgerrechts. Vorgeschlagen wird eine Übertragung der Zuständigkeit auf das entsprechende Departement. Diese Zuständigkeitsänderung würde die Änderung der Verfassung des Kantons Aargau (Kantonsverfassung, KV) nach sich ziehen, welche dem obligatorischen Referendum untersteht.
Im Weiteren sollen die notwendigen Anpassungen des kantonalen Rechts, welche sich aufgrund des seit dem 1. Januar 2018 geltenden totalrevidierten eidgenössischen Bürgerrechtsgesetzes ergeben haben, vorgenommen werden.
La Commissione propone di precisare la legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) in modo tale che gli stranieri diventati dipendenti dall’aiuto sociale senza colpa propria non debbano temere di perdere il permesso di dimora o di domicilio. In questo modo viene codificata la giurisprudenza del Tribunale federale.
Die kantonale Bürgerrechtsgesetzgebung war im Landrat Gegenstand von zwei selbständigen parlamentarischen Vorstössen, die zunächst vom Regierungsrat unterstützt und vom Landrat eindeutig angenommen wurden. Zunächst beauftragte der Landrat im Nachgang zur Motion der Justizkommission (JUKO) den Regierungsrat mit einer Änderung der gesetzlichen Grundlagen dahingehend, dass inskünftig der Landrat als Legislative und entscheidende Instanz beziehungsweise die JUKO als vorberatende Instanz nicht mehr am kantonalen Einbürgerungsverfahren beteiligt seien.
In der Folge beauftragte der Landrat aufgrund einer Motion von Landrat Florian Grendelmeier, Stans, und Mitunterzeichnende den Regierungsrat mit einer weiteren Änderung der gesetzlichen Grundlagen, dies dahingehend, dass inskünftig die Gemeindeversammlung als entscheidende Instanz auf kommunaler Ebene nicht mehr am Einbürgerungsverfahren beteiligt sei (vgl. Ziffer 4). Die vom Landrat angestossenen Änderungen werden genutzt, um einen weiteren notwendigen Anpassungsbedarf aus Praxis und Rechtsprechung umzusetzen (vgl. Ziffer 5).
Da die bearbeiteten Themen Einfluss auf die Gemeinden und den kommunalen Einbürgerungsprozess haben, wurde eine erste Konsultation der Gemeinden durchgeführt. Die hierzu eingegangenen Rückmeldungen werden im Bericht berücksichtigt.
Der Kantonsrat hat mit der Annahme der Motion «Zuweisung Wohnraum für anerkannte Flüchtlinge» der Regierung den Auftrag erteilt, das Sozialhilfegesetz dahingehend zu ändern, dass Wohnraum für Personen aus dem Asylbereich als Sachleistung ausgerichtet werden soll. Die Regierung hat sich gegen die vorgesehene Regelung ausgesprochen, da diese ihrer Meinung nach gegen übergeordnetes Völkerrecht verstösst. Der Kantonsrat überwies die Motion trotzdem. Nun wird das Vernehmlassungsverfahren eröffnet.
L’Unione europea ha approvato, nel quadro del Patto sulla migrazione e l’asilo dell’UE, i seguenti atti giuridici vincolanti per la Svizzera: regolamento AMMR, regolamento di crisi, regolamento Eurodac, regolamento sul rimpatrio alla frontiera e regolamento sugli accertamenti. I primi tre regolamenti UE contengono disposizioni che costituiscono sviluppi dell’acquis di Dublino/Eurodac, mentre il regolamento sul rimpatrio alla frontiera e il regolamento sugli accertamenti costituiscono sviluppi dell’acquis di Schengen. Il Patto sulla migrazione e l’asilo dell’UE è un insieme di disposizioni volte a creare un sistema di migrazione e asilo più equo, efficiente e a prova di crisi per l’UE e per lo spazio Schengen/Dublino. La riforma mira da un canto a ridurre la migrazione irregolare verso l’Europa e al suo interno; dall’altro, secondo il principio della responsabilità condivisa e della solidarietà, intende alleggerire l’onere che grava sugli Stati membri dell’UE alle frontiere esterne Dublino che si trovano sotto particolare pressione o consentire deroghe per gli Stati membri che fanno fronte a una situazione di crisi. Il Patto sulla migrazione e l’asilo dell’UE punta su procedure rapide alle frontiere esterne Schengen, sull’ulteriore sviluppo del sistema Dublino, sull’ampliamento della registrazione dei dati nel sistema Eurodac e su un meccanismo di solidarietà obbligatorio tra gli Stati membri dell’UE.
Il regolamento (UE) 2024/1717 relativo alla revisione del codice dei visti Schengen va a completare la procedura esistente per il ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere interne. In caso di minaccia alla salute pubblica sarà possibile prevedere restrizioni d’entrata e altre misure alle frontiere esterne Schengen. La nuova procedura di allontanamento permetterà di allontanare più facilmente le persone straniere che soggiornano illegalmente in Svizzera e vengono intercettate nella zona in prossimità della frontiera. Saranno inoltre apportate modifiche di carattere redazionale alla legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) per uniformare la terminologia di quest’ultima al codice dei visti Schengen. Con l’ulteriore modifica della LStrI il Dipartimento federale degli affari esteri ottiene accesso al sistema nazionale ETIAS.
L’Assemblea federale ha approvato il recepimento e l’attuazione dei regolamenti (UE) 2021/1133 e (UE) 2021/1134 nel dicembre 2022. In futuro, quindi, i visti per soggiorni di lunga durata e i permessi di soggiorno saranno registrati nel sistema centrale di informazione sui visti. Diverse ordinanze devono essere adattate per implementare le nuove disposizioni legali. Alcune ordinanze sono adattate principalmente per garantire l’accesso ai dati dei vari sistemi d’informazione dell’EU e alle componenti di interoperabilità. Le nuove disposizioni entreranno in vigore nel giugno 2026.
La bozza di consultazione prevede che, in caso di cambiamento di status, il periodo di sussidio esistente venga compensato con il nuovo periodo di compensazione. Queste modifiche sono legate al cambiamento di prassi della Segreteria di Stato per la Migrazione (SEM) in relazione all’Afghanistan. Inoltre, le costellazioni che già esistono oggi per il pagamento di aiuti forfettari di emergenza in relazione allo status di protezione S (non ammissione di una domanda di protezione, decisione di protezione negativa e revoca) saranno incluse nell’Ordinanza 2 sull’asilo relativa alle questioni finanziarie.
A seguito di una sentenza di principio della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU), confermata anche dal Tribunale amministrativo federale (TAF) nel novembre 2022, le norme sul ricongiungimento familiare per le persone ammesse a titolo provvisorio devono essere modificate nella Legge federale sugli stranieri e l’integrazione. Il periodo di attesa generale di tre anni per il ricongiungimento familiare deve quindi essere ridotto a due anni.
Il presente avamprogetto di modifica della legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (LStrl) tiene conto degli sviluppi nel settore della migrazione. Le modifiche interessano in particolare le disposizioni sull’attività lucrativa e sul rilascio e la decadenza dei permessi. Riguardano inoltre le imprese di trasporto aereo, gli obblighi dopo la notificazione di una decisione di allontanamento, le misure coercitive nonché diversi sistemi d’informazione.